Uno dei miei luoghi preferiti è il Borgo di Malamocco, specie in primavera ed autunno.
Ricordate Corto Maltese? e la sfogia, la sogliola Da Scarso? Alcune delle sue avventure il fumettista Hugo Pratt le ha ambientate proprio a Malamocco, un luogo che amava molto.
MALAMOCCO
Qui si insediarono i primi abitanti assieme ai primi dogi di Venezia, ai quali sono dedicate 7 vie. Fu poi il Doge Angelo Partecipazio che spostò la sede dogale in quella che oggi è Venezia.
Motivo principale della decadenza fu l’erosione del mare. Oggi si dibatte molto se la Malamocco attuale corrisponda o meno alla Metamauco di un tempo. Secondo alcuni Metamauco era verso il mare, secondo altri verso la laguna, un prolungamento naturale del fiume Brenta che sfociava in laguna, chiamato Medoaco, da qui il nome del borgo.
Questa comunità sarebbe poi stata distrutta da una mareggiata, anzi un maremoto, pare nel 1105; poco prima la sua sede vescovile era stata trasferita a Chioggia.
Secondo alcune storie nel giorni in cui il mare è calmo e la superficie liscia i pescatori di Malamocco intravvedono i resti, le rovine della vecchia città sotto al mare, una sorte di Atlantide lagunare!
CHIESA DI SANTA MARIA ASSUNTA
Arrivando con il bus, scendo direttamente davanti al Piazzale Maggiore. Passo accanto al gotico Palazzo del Podestà, in recenti scavi sono venuti alla luce veri reperti, e raggiungo la piazza principale, il Campo della Chiesa.
La facciata della chiesa di Santa Maria Assunta mi colpisce per il suo candore.
Di impianto romanico, con elementi tipici dell’architettura gotica, la chiesa attuale risale al 1557 ed è ad una sola navata con tante piccole opere interessanti, la Madonna della Marina ed il Crocifisso del Cristo da Poveglia ed altre curiosità da scoprire assieme.
Per esempio quest’anno è stata ricollocata alla parete destra la tela la Madonna Orante di Giulia Lama, restaurata recentemente da Save Venice.
Oppure l’ex voto più grande d’Europa di Gerolamo Forabosco, ora in fase di restauro.
Ritorno nella piazza. Su uno dei pozzi riconosco i due protettori San Felice e San Fortunato. Mi sento in un piccolo ridente borgo dove regna la tranquillità ed il senso di comunità.
Forse perché manca poco a mezzogiorno, l’assolata piazza è deserta, tutti sono intenti a preparare il pranzo. In effetti da una finestra con una tendina con bordo a merletto sento un leggero profumo di soffritto alle erbe.
Raggiungo l’ampia Piazza delle Erbe, il Ponte, un cippo di conterminazione e poi scendendo per la medesima piazza mi addentro nelle stradine per raggiungere il pittoresco canale. Gli edifici sono semplici, ma tutti ben tenuti e curati.
Mi fermo per un caffè nel bar in rio terà e mi godo il sole.
In una visita guidata potremmo poi proseguire al Piccolo Museo della Laguna Sud (qui articolo in inglese).
Oppure avendo noleggiate biciclette possiamo fare una sosta in altri luoghi del Lido.
Fiona Giusto
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