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Si avvicina il Natale e passeggiando per le calli di Venezia cerco di fare una lista dei capolavori delle Natività esposti nelle varie chiese veneziane e mi chiedo quale io preferisca. Mi rendo all’improvviso conto come il tema nei dipinti a Venezia sia molto diffuso, assieme ovviamente alla Crocifissione ed all’Annunciazione.

Immagino quindi una passeggiata in una fredda giornata di dicembre attraverso uno dei 6 sestieri di Venezia, quello di Dorsoduro, scelto solo per motivi affettivi; qui sono infatti cresciuta ed ho trascorso la mia adolescenza.

Luca parla nel suo Vangelo ‘Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché non c’era posto per loro nell’albergo.’ Il vangelo apocrifo dello Pseudo Matteo cita poi per la prima volta di asino e bue.

Partendo dalla fermata Accademia entriamo subito alle Gallerie dell’Accademia (martedì-domenica 08:15-19:15 e lunedì 08:15-14), il ‘Louvre’ veneziano, una eccezionale raccolta di dipinti che ripercorrono l’intera storia della pittura veneziana. Ci dirigiamo alla sala XXIII, dove sono esposti tre dipinti quattrocenteschi con il soggetto della Natività.

Bartolomeo Vivarini e bottega, Natività con santi e Cristo in pietà con angeli, Gallerie dell'Accademia

Bartolomeo Vivarini e bottega, Natività con santi e Cristo in pietà con angeli, Gallerie dell’Accademia

Bartolomeo Vivarini e bottega dipinse la Natività tra i Santi Francesco, Andrea, Giovanni Battista, Pietro, Paolo, Girolamo, Domenico e Teodoro con nella cimasa Cristo in pietà tra due angeli per il Duomo di Conversano. Il polittico è datato al centro con iscrizione (1475) e firmato nella predella. A Bartolomeo spetta il panello centrale, alla bottega i vari santi.

dettaglio, Bartolomeo Vivarini e bottega, Natività con santi e Cristo in pietà con angeli, Gallerie dell'Accademia

dettaglio, Bartolomeo Vivarini e bottega, Natività con santi e Cristo in pietà con angeli, Gallerie dell’Accademia

dettaglio, Bartolomeo Vivarini e bottega, Natività con santi e Cristo in pietà con angeli, Gallerie dell'Accademia

dettaglio, Bartolomeo Vivarini e bottega, Natività con santi e Cristo in pietà con angeli, Gallerie dell’Accademia

dettaglio, Bartolomeo Vivarini e bottega, Natività con santi e Cristo in pietà con angeli, Gallerie dell'Accademia

dettaglio, Bartolomeo Vivarini e bottega, Natività con santi e Cristo in pietà con angeli, Gallerie dell’Accademia

dettaglio, Bartolomeo Vivarini e bottega, Natività con santi e Cristo in pietà con angeli, Gallerie dell'Accademia

dettaglio, Bartolomeo Vivarini e bottega, Natività con santi e Cristo in pietà con angeli, Gallerie dell’Accademia

Il secondo dipinto alle Gallerie è di Lazzaro Bastiani.

Lazzaro Bastiani, Natività tra Santi, Gallerie dell'Accademia

Lazzaro Bastiani, Natività tra Santi, Gallerie dell’Accademia

 

Lazzaro Bastiani dipinse per Eustachio Balbi per la Chiesa di Sant’Elena la Natività con Giacomo ed Eustachio e Nicolò e Marco. Interessante la mangiatoia ed il tetto ligneo che scandiscono lo spazio e l’atmosfera sospesa degli astanti

 

dettaglio, Lazzaro Bastiani, Natività tra Santi, Gallerie dell'Accademia

dettaglio, Lazzaro Bastiani, Natività tra Santi, Gallerie dell’Accademia

dettaglio, Lazzaro Bastiani, Natività tra Santi, Gallerie dell'Accademia

dettaglio, Lazzaro Bastiani, Natività tra Santi, Gallerie dell’Accademia

dettaglio, Lazzaro Bastiani, Natività tra Santi, Gallerie dell'Accademia

dettaglio, Lazzaro Bastiani, Natività tra Santi, Gallerie dell’Accademia

dettaglio, Lazzaro Bastiani, Natività tra Santi, Gallerie dell'Accademia

dettaglio, Lazzaro Bastiani, Natività tra Santi, Gallerie dell’Accademia

dettaglio, Lazzaro Bastiani, Natività tra Santi, Gallerie dell'Accademia

dettaglio, Lazzaro Bastiani, Natività tra Santi, Gallerie dell’Accademia

Il terzo dipinto alle Gallerie è di Giovanni Bellini e bottega.

Jacopo, Gentile e Giovanni Bellini, Natività tra San Francesco e San Vittore e Trinità tra Santi

Jacopo, Gentile e Giovanni Bellini, Natività tra San Francesco e San Vittore e Trinità tra Santi

A Giovanni Bellini ed alla sua bottega è attribuito il Trittico della Natività, uno dei quattro eseguiti per la Chiesa di Santa Maria della Carità, con a sinistra San Francesco a destro San Vittore e nella lunetta la Trinità tra i santi Agostino e Domenico di Guzman, che rimandano a Donatello e Mantegna. La Natività viene attribuita a Giovanni, specie le mani ed il volto di Maria, somigliante alle Madonne del Vivarini.

Da lì proseguiamo verso la Chiesa dei Gesuati (lunedì-sabato 10-17), edificata ai primi del Settecento dai Domenicani che si erano aggiudicati ad una asta la chiesa ed il convento della Compagnia dei poveri Gesuati, soppressi precedentemente dalla Santa Sede. Giambattista Tiepolo affrescò nel terzo decennio del Settecento il soffitto della chiesa, del coro e dipinse nelle vele i 15 misteri, tra cui la Natività.

Giambattista Tiepolo, Natività, Chiesa dei Gesuati

Giambattista Tiepolo, Natività, Chiesa dei Gesuati

La scena è ambientata in un fienile con 3 poveri contadini/pastori inginocchiati a sinistra della famiglia, colti nell’atto di levarsi il capello in adorazione. Una colonna alle spalle ricorda la virginità in partu della Madonna.

Giambattista Tiepolo, Natività, Chiesa dei Gesuati

Giambattista Tiepolo, Natività, Chiesa dei Gesuati

Proseguiamo lungo le Zattere, ci fermiamo davanti allo squero di San Trovaso, uno dei siti più fotografati e dopo uno stop in una rinomata enoteca che offre appetitosi cicheti e buon vino oltrepassiamo la chiesa di San Trovaso e dopo due ponti raggiungiamo la Chiesa di San Sebastiano (lunedì-sabato 10:30-16:30).

Venne iniziata al principio del Cinquecento, contiene uno straordinario ciclo pittorico di Paolo Veronese che iniziando dalla sacrestia decorò poi soffitto, parete di destra e sinistra della navata.

Entrando proprio nella sacrestia ecco a destra un’altra Natività, attribuita alla bottega di Bonifacio de Pitati.

Bonifacio de Pitati, Natività, chiesa di San Sebastiano

Bonifacio de Pitati, Natività, chiesa di San Sebastiano

dettaglio, Bonifacio de Pitati, Natività, chiesa di San Sebastiano

dettaglio, Bonifacio de Pitati, Natività, chiesa di San Sebastiano

Raggiungiamo un angolo molto tranquillo e pittoresco di Venezia e la chiesa di San Nicolò dei Mendicoli (lunedì-sabato 10-12 e 15:17:30) che sorgeva in una zona in passato ricca di ospizi ed ospedali, oggi difficilmente identificabili, e di traghettatori e barcaroli (da qui la titolazione al protettore dei naviganti).

Si viene colpiti dalle decorazioni lignee, statue dorate e tele che rivestono le pareti della navata principale; a sinistra l’Adorazione dei pastori di Alvise Benfatto dal Friso all’interno del ciclo cristologico, in una posizione purtroppo molto difficile per ‘leggere’ il dipinto dalla navata.

Alvise Benfatto, Adorazione dei pastori, chiesa di San Nicolò dei Mendicoli

Alvise Benfatto, Adorazione dei pastori, chiesa di San Nicolò dei Mendicoli

Richiama i dipinti del Bassano ed un dipinto del Veronese, dipinto per Santa Maria dell’Umiltà. Maria svela ai pastori il bambino scostando il telo. A destra foglie di fico ed a sinistra ramoscello di olivo che alludono alla croce come l’agnello legato come agnello sacrificale. In alto la gloria degli angeli e la colomba dello spirito santo. La colonna richiama la povertà della nascita. Allo stesso tempo ricorda come l’unione tra cielo e terra sia avvenuta.

Arriviamo alla Chiesa dei Carmini (lunedì-sabato 07:30-12 e 14:30-18, domenica 14:30-18), chiesa gotica che subì interventi rinascimentali e rifacimenti nella decorazione lignea che richiama quella di San Nicolò, dove possiamo ammirare la Natività di Cima da Conegliano del 1509 e l’Adorazione dei pastori di Andrea Schiavone.

Cima da Conegliano, Natività, chiesa dei Carmini

Cima da Conegliano, Natività, chiesa dei Carmini

Si tratta di un dipinto olio su tavola, misura 3 metri per 1,85 metri.

In un ambiente agreste scorgiamo Maria a destra della culla di vimini, in primo piano un cartiglio con corsivo latino Jo. Bapt… Coneglanesis/ opus, ed alla sua destra Raffaele e Tobiolo con pesce e cane. A sinistra San Giuseppe appoggia la mano sulla nuca di un pastore inginocchiato, il cui ritratto probabilmente è quella del committente Giovanni Calvo, morto di peste nel 1509 rappresentato assieme alla moglie Caterina, morta l’anno prima, da qui la presenza di Santa Caterina.

dettaglio, Cima da Conegliano, Natività, chiesa dei Carmini

dettaglio, Cima da Conegliano, Natività, chiesa dei Carmini

dettaglio, Cima da Conegliano, Natività, chiesa dei Carmini

dettaglio, Cima da Conegliano, Natività, chiesa dei Carmini

Il pastore porta in dona un cesto con melograno, simbolo della passione e 2 tortore che alludono alla Purificazione. Alle spalle si riconosce un altro pastore e due sante, la anziana Elena con la Croce e Caterina da Alessandria con la palma del martirio e la ruota dentata ai piedi. Sullo sfondo il bue e l’asinello ed una quinta rocciosa. Il paesaggio e le nuvole bene si armonizzano con i personaggi.

dettaglio, Cima da Conegliano, Natività, chiesa dei Carmini

dettaglio, Cima da Conegliano, Natività, chiesa dei Carmini

Le figure dagli atteggiamenti soavi e dalle forme morbide sono descritte con realismo plastico. Il bel cromatismo caldo dimostra l’interesse di Cima per pittori coevi come Giorgione e Del Piombo.

Un breve stop nella Scuola dei Carmini nella Sala dell’Albergo per l’Adorazione dei pastori al presepio di Ambrogio Bon.

L’ultima pausa è nella chiesa di San Pantalon (lunedì-sabato 10-13:30 e 15:30:18 e domenica 15-18) per ammirare la Natività di Paolo Veneziano nella Cappella del Sacro Chiodo, forse superstite delle chiesa trecentesca. Maria e Giuseppe sono inginocchiati in adorazione del Bambino che giace in una mangiatoia che richiama la futura lastra tombale. Gli angeli annunciano la futura Pasqua.

Paolo Veneziano, Polittico con Natività, chiesa di San Pantalon

Paolo Veneziano, Polittico con Natività, chiesa di San Pantalon

dettaglio, Paolo Veneziano, Polittico con Natività, chiesa di San Pantalon

dettaglio, Paolo Veneziano, Polittico con Natività, chiesa di San Pantalon

Prima di uscire dalla chiesa mi immagino un simile itinerario ‘i capolavori della natività’ anche nel sestiere dove ora vivo, a Castello, partendo dalla Chiesa di San Giuseppe, Chiesa della Bragora, museo delle icone bizantine, Chiesa di San Zaccaria e finendo ai SS. Giovanni e Paolo.

Sereno Natale!

Fiona Giusto

www.venicetours.it

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